Colonnina luminosa Multicolor. In presenza di 2 o più allarmi simultanei si illumina alternativamente nei colori corrispondenti agli eventi.
Torretta luminosa ad uso universale in grado di svolgere la sua funzione in condizioni estreme e con capacità di comunicazione uniche.
Colonna luminosa assemblata con diametro standard (Ø 70 mm) e altezza ridotta. Dotata di un segnalatore acustico multicanale di grande potenza.
Colonnina luminosa preassemblata con diametro e altezza ridotta. Dotate di un segnalatore acustico multicanale di grande potenza.
Mini colonna luminosa serie 300 nata per risolvere i problemi di segnalazione in spazi ristretti. Alta luminosità e ridotte dimensioni.
La colonna luminosa è uno dei componenti elettrici che per la sua configurazione viene identificata con svariati nomi.
Le norme europee in vigore non le definiscono con i termini indicati ma con il termine colonne di indicazione.
Nel tempo fra gli addetti è prevalso il nome di colonna luminosa, da quel momento a livello ufficiale viene così definita.
Negli anni ’70, con l'avvento dell'automazione e la necessità di ridurre i costi di produzione, nei reparti di tessitura si presentò l'esigenza di aumentare il numero di telai che ogni operatore doveva controllare. Con l'aumento delle assegnazioni si rese necessario stabilire delle priorità di intervento. Divenne quindi indispensabile pilotare il personale sulla macchina che necessitavano di assistenza.
Una volta compresa questa esigenza e dopo alcune prove nacque la prima colonna luminosa e con essa il primo linguaggio di comunicazione fra uomo e macchina.
Le prime colonnine luminose erano diverse dalle torrette luminose attuali e venivano fornite già assemblate con un diametro di 80mm.
La colonna luminosa già assemblata presentava vantaggi in fase di gestione del magazzino e di emissione degli ordini.
La presenza di forti vibrazioni rese complicata l'applicazione delle torrette luminose su alcune macchine tessili. Per risolvere la questione si decise di realizzare le torrette luminose con tubi di supporto elastici.
Anche le sorgenti luminose rappresentavano un problema, i filamenti delle lampade ad incandescenza tendevano a interrompersi in presenza di urti e vibrazioni. La questione venne risolta adottando sulla colonna luminosa dei porta lampade a baionetta e utilizzando lampadine per automotive.
Dopo pochi anni dalla sua nascita, la colonna luminosa era ancora un prodotto di nicchia ma nel frattempo l'esigenza dell’intercambiabilità portò naturalmente ai primi passi di normalizzazione delle colonne luminose. Nacque così lo standard di fissaggio universale.
La necessità di aumentare la sicurezza sulle macchine richiedeva a livello normativo l'uso di una torretta luminosa che informi gli operatori sullo stato del macchinario.
La colonna luminosa divenne un prodotto molto utilizzato sulle macchine operatrici. Per agevolare i produttori venne sviluppato un sistema di moduli luminosi a baionetta che con un semplice movimento circolare permette un rapido montaggio oltre al collegamento elettrico.
Come abbiamo visto in precedenza, una questione importante da risolvere era la resistenza alle vibrazioni dei corpi illuminanti. A metà degli anni ’90, dopo un po’ di sperimentazione, cominciammo ad utilizzare i LED come fonte di illuminazione. Le colonne luminose furono probabilmente il primo prodotto di serie a far uso di LED come corpo illuminante.
A quei tempi i LED erano disponibili solo in tre colori: rosso, arancio e verde.
Le lampadine LED permisero di risolvere il problema delle segnalazioni di sicurezza previsto dalle norme. Solo verso la fine del secolo si resero disponibili LED blu e bianchi. Le colonnine luminose LED tornarono a garantire indicazioni sicure per tutte le macchine operatrici.
L'uso dei LED come fonte luminosa permise una serie di segnalazioni prima impossibile. Nacquero i moduli multifunzione. Ogni singolo modulo delle colonne luminose LED poteva fornire segnali a luce fissa rotante o lampeggiante. In particolare, la versione lampeggiante era disponibile con cinque frequenze di lampeggio diverse fra loro.
Un ulteriore passo in avanti lo si ebbe nell'anno 2003 quando si presentò al mercato il primo modulo multicolor. Un solo modulo poteva sostituire una colonna luminosa LED a tre colori. Successivamente i moduli multicolor vennero realizzati con la possibilità di segnalare anche più eventi contemporaneamente.
La Texelco, in modo del tutto volontario, persegue negli anni uno sviluppo sostenibile e lo dimostra creando prodotti ad impatto minimo per l’ambiente.
Nacquero così le torrette luminose LED, prodotti che garantiscono riciclabilità, riparabilità e riusabilità. I corpi illuminanti a LED, attualmente disponibili anche ad alta luminosità, sono montati su una virola BA15d e possono essere tranquillamente sostituiti recuperando quindi il modulo luminoso.
Grazie alla produzione e vendita di colonne luminose e alle colonne luminose LED di ultima generazione, TEXELCO è diventata azienda leader nei dispositivi per la sicurezza degli operatori addetti al controllo macchine.
Nel nostro catalogo puoi trovare numerose soluzioni modulari, luminose e acustiche, totalmente adattabili alle esigenze della tua azienda.
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